Abdul è un cittadino afgano, oggi rifugiato in Italia. Fino a due anni fa ha vissuto nel suo Paese, fino a quando i soldati americani hanno abbandonato Kabul nelle mani delle milizie talebane. Per lui la vita è diventata impossibile.
Abdul appartiene alla minoranza hazara e per questo è perseguitato dai talebani, che lo hanno condannato a morte perché impegnato in università e per avere firmato articoli contro i talebani.
Ora è in Italia, grazie ad una borsa di studio e gli è stato riconosciuto lo status di rifugiato politico, che gli permette di farsi raggiungere dalla sua famiglia.
Da tutti tranne che da Hoda la primogenita, che ha vent’anni e che quindi, secondo le norme vigenti, non è considerata parte del nucleo familiare. Ciò significa che dovrebbe rimanere sola in Afghanistan, dove una donna non può nemmeno uscire di casa se non è accompagnata da un uomo di famiglia. E neanche se ne parla di poter studiare.
Ora Hoda si è iscritta a un corso universitario in Italia. Ma per poter frequentare deve dimostrare di avere i mezzi finanziari per sostenere la propria istruzione.
Siamo sicuri che non possiate rimanere indifferenti di fronte all’ingiustizia e crediamo nel potere dell’azione collettiva e nella differenza che può fare nella vita di singole persone.
Insieme possiamo dimostrare che la solidarietà umana non ha confini e che l’istruzione è un diritto universale che dovrebbe essere accessibile a tutti.
Quello di Hoda è solo un caso che può aprire la strada a un futuro migliore per il suo Paese e per tante ragazze afgane che potrebbero seguire il suo esempio con la consapevolezza che è possibile vincere la sfida contro l’oscurantismo.
Lanciamo questo appello per raccogliere 8.000 euro per Hoda, per pagarle la possibilità di venire (viaggio e visto) a studiare in Italia, e soprattutto di ricongiungersi con la famiglia.
Per questo vi chiediamo di effettuare una donazione alle seguenti coordinate bancarie:
IBAN: IT44D0329601601000067293652
Intestatario conto corrente: Luce Stabile APS
Grazie comunque per la vostra solidarietà e la vostra generosità. Grazie anche solo per aver letto e diffuso il messaggio.
"Chi salva una vita, salva il mondo intero"
L’Associazione Le Vele, nel rispetto dei suoi assistiti, della loro integrazione nella comunità locale e delle eventuali prescrizioni dell’Autorità Giudiziaria competente, assicura a ciascun minore, persona con disabilità e/o nucleo in difficoltà, prestazioni adeguate alle loro necessità.
La comunità, attiva dal novembre 1961, è specializzata nell’accoglienza di minori di sesso femminile in età evolutiva, ponendosi come soluzione alternativa temporanea a situazioni socio-familiari disagiate o inadeguate.
La comunità si pone, pertanto, come punto di riferimento per le ragazze accolte in collaborazione attiva con i Servizi Sociali e le Associazioni di Volontariato e di promozione sociale del territorio milanese.
L’obiettivo psicopedagogico è formare integralmente le minori nel rispetto delle proprie caratteristiche e ritmi di crescita, perseguendo la finalità dell’inserimento autonomo nella società, nella famiglia e nel mondo lavorativo.